In Puglia tecnologie per il controllo della glicemia: «27.000 pazienti diabetici beneficiari»
Il costo dei dispositivi è a carico del Servizio Sanitario Regionale
lunedì 19 marzo 2018
14.47
Nuove tecnologie per il controllo istantaneo e costante della glicemia a beneficio dei pazienti diabetici su tutto il territorio regionale: da oggi sono disponibili anche in Puglia con costi totalmente a carico del Servizio Sanitario Regionale.
Una vera e propria rivoluzione nell'approccio alle patologie del metabolismo e in particolare del diabete, che permetterà di superare il classico metodo della puntura sul polpastrello, favorendo di fatto il monitoraggio continuativo dei tassi glicemici soprattutto nei minori diabetici (4/18 anni) e in alcune categorie di pazienti adulti individuate con criteri di evidenza scientifica, basati su una ricca letteratura specialistica in gran parte elaborata presso i poli di ricerca baresi.
Dopo una prima fase sperimentale, nell'ultima seduta la Giunta regionale ha approvato la delibera che prevede la copertura totale dei costi da parte del SSR. L'innovazione tecnologia andrà a coprire sia i pazienti affetti da diabete di tipo 1 (congenito), sia i pazienti che soffrono di diabete 2 (causato da fattori esterni quali la cattiva alimentazione).
«La Giunta regionale – spiega il governatore Michele Emiliano nella conferenza stampa tenutasi stamani negli uffici regionali di via Gentile, a Bari – ha adottato questa delibera che consentirà a 27.000 pazienti pugliesi che soffrono di diabete l'utilizzo di tecnologie che rendono la vita un po' più semplice. Esse si applicano, infatti, sia alla misurazione della glicemia sia all'induzione dell'insulina. È un metodo straordinario alla cui elaborazione hanno contribuito le associazioni che tutelano i diritti dei pazienti, i tecnici e gli accademici più illustri del Policlinico di Bari, tra i più importanti del mondo. Il diabete è una di quelle malattie che comportano un maggiore sforzo economico da parte dello Stato per l'assistenza ai malati e questa delibera prevede la copertura totale dei costi da parte del Sistema Sanitario Regionale».
«Un rapporto virtuoso tra decisione politica e approccio scientifico – continua Emiliano - che ha consentito di adottare un provvedimento all'avanguardia in tutta Europa. Quando i pazienti stanno meglio e le loro patologie croniche sono gestite bene, essi possono fare moltissime cose a beneficio della comunità intera».
La parità di trattamento tra pazienti di tipo 1 e pazienti di tipo 2, unitamente alla possibilità di accedere a uno strumento coperto nei suoi costi dalla sanità pubblica rendono «I cittadini pugliesi tutti uguali – come spiega il professor Francesco Giorgino, direttore del dipartimento universitario DeTo e responsabile della sperimentazione scientifica dei nuovi strumenti. È importante garantire a tutte le persone che hanno il diabete l'accesso a queste nuove tecnologie per prevenire l'ipoglicemia e tenere meglio sotto controllo la loro malattie. Oggi la Regione uniforma l'accesso e inserisce tra i dispositivi rimborsabili anche alcuni che fino a ora erano rimasti esclusi. Il documento disciplina e uniforma, inoltre, l'accesso ai micro infusori di insulina in ragione del valore glicemico».
Grande soddisfazione filtra, dunque, anche dagli ambienti scientifici, che vedono i risultati della loro ricerca messi a disposizione del più alto numero possibile di pazienti su scala regionale. Un aspetto che il prof. Giorgino non manca di sottolineare: «In qualità di tavolo tecnico per il diabete e le malattie metaboliche riteniamo che si sia fatto un passo avanti importante per migliorare l'assistenza alle persone malate di diabete, risparmiando anche preziose risorse del Sistema Sanitario Regionale»
Una vera e propria rivoluzione nell'approccio alle patologie del metabolismo e in particolare del diabete, che permetterà di superare il classico metodo della puntura sul polpastrello, favorendo di fatto il monitoraggio continuativo dei tassi glicemici soprattutto nei minori diabetici (4/18 anni) e in alcune categorie di pazienti adulti individuate con criteri di evidenza scientifica, basati su una ricca letteratura specialistica in gran parte elaborata presso i poli di ricerca baresi.
Dopo una prima fase sperimentale, nell'ultima seduta la Giunta regionale ha approvato la delibera che prevede la copertura totale dei costi da parte del SSR. L'innovazione tecnologia andrà a coprire sia i pazienti affetti da diabete di tipo 1 (congenito), sia i pazienti che soffrono di diabete 2 (causato da fattori esterni quali la cattiva alimentazione).
«La Giunta regionale – spiega il governatore Michele Emiliano nella conferenza stampa tenutasi stamani negli uffici regionali di via Gentile, a Bari – ha adottato questa delibera che consentirà a 27.000 pazienti pugliesi che soffrono di diabete l'utilizzo di tecnologie che rendono la vita un po' più semplice. Esse si applicano, infatti, sia alla misurazione della glicemia sia all'induzione dell'insulina. È un metodo straordinario alla cui elaborazione hanno contribuito le associazioni che tutelano i diritti dei pazienti, i tecnici e gli accademici più illustri del Policlinico di Bari, tra i più importanti del mondo. Il diabete è una di quelle malattie che comportano un maggiore sforzo economico da parte dello Stato per l'assistenza ai malati e questa delibera prevede la copertura totale dei costi da parte del Sistema Sanitario Regionale».
«Un rapporto virtuoso tra decisione politica e approccio scientifico – continua Emiliano - che ha consentito di adottare un provvedimento all'avanguardia in tutta Europa. Quando i pazienti stanno meglio e le loro patologie croniche sono gestite bene, essi possono fare moltissime cose a beneficio della comunità intera».
La parità di trattamento tra pazienti di tipo 1 e pazienti di tipo 2, unitamente alla possibilità di accedere a uno strumento coperto nei suoi costi dalla sanità pubblica rendono «I cittadini pugliesi tutti uguali – come spiega il professor Francesco Giorgino, direttore del dipartimento universitario DeTo e responsabile della sperimentazione scientifica dei nuovi strumenti. È importante garantire a tutte le persone che hanno il diabete l'accesso a queste nuove tecnologie per prevenire l'ipoglicemia e tenere meglio sotto controllo la loro malattie. Oggi la Regione uniforma l'accesso e inserisce tra i dispositivi rimborsabili anche alcuni che fino a ora erano rimasti esclusi. Il documento disciplina e uniforma, inoltre, l'accesso ai micro infusori di insulina in ragione del valore glicemico».
Grande soddisfazione filtra, dunque, anche dagli ambienti scientifici, che vedono i risultati della loro ricerca messi a disposizione del più alto numero possibile di pazienti su scala regionale. Un aspetto che il prof. Giorgino non manca di sottolineare: «In qualità di tavolo tecnico per il diabete e le malattie metaboliche riteniamo che si sia fatto un passo avanti importante per migliorare l'assistenza alle persone malate di diabete, risparmiando anche preziose risorse del Sistema Sanitario Regionale»