In Puglia aumentano i furti olive: danni all'economia
Non solo maltempo, Unaprol denuncia anche piante danneggiate e divelte
mercoledì 24 ottobre 2018
14.04
Aumentano le segnalazioni degli olivicoltori del Sud e della Puglia, in particolare, per quanto riguarda i furti di olive. Lo denuncia in una nota Unaprol.
«Episodi - si legge - che hanno come grave conseguenza anche il danneggiamento delle piante, colpite con mazze di ferro per far crollare il maggiore numero di prodotto o addirittura tagliate per rivendere la legna o abbellire le ville. Il fenomeno, complice l'annata negativa in termini quantitativi, si sta diffondendo soprattutto al sud, a partire dalla Puglia, da cui arriva circa la metà della produzione olearia italiana, ma i furti sono in crescita anche in altre regioni e a volte riguardano pure le attrezzature agricole».
«Non si tratta più di azioni compiute da singoli, siamo di fronte a gruppi di delinquenti che agiscono in maniera organizzata, a volte addirittura espiantando gli olivi - spiega David Granieri, presidente di Unaprol - Con il calo record della produzione del 38% previsto per la campagna olearia 2018-2019, la situazione si è ulteriormente aggravata con tanto di ronde organizzate dagli olivicoltori per difendere il prezioso prodotto». «E' quindi assolutamente necessario - si conclude - che tutte le istituzioni competenti programmino azioni finalizzate al controllo dei territori e alla cattura dei responsabili di tali episodi. Per queste persone ci devono essere pene più severe poiché vanificano mesi di duro lavoro provocando gravissimi danni economici e deturpano l'ambiente facendo strage persino degli olivi monumentali».
«Episodi - si legge - che hanno come grave conseguenza anche il danneggiamento delle piante, colpite con mazze di ferro per far crollare il maggiore numero di prodotto o addirittura tagliate per rivendere la legna o abbellire le ville. Il fenomeno, complice l'annata negativa in termini quantitativi, si sta diffondendo soprattutto al sud, a partire dalla Puglia, da cui arriva circa la metà della produzione olearia italiana, ma i furti sono in crescita anche in altre regioni e a volte riguardano pure le attrezzature agricole».
«Non si tratta più di azioni compiute da singoli, siamo di fronte a gruppi di delinquenti che agiscono in maniera organizzata, a volte addirittura espiantando gli olivi - spiega David Granieri, presidente di Unaprol - Con il calo record della produzione del 38% previsto per la campagna olearia 2018-2019, la situazione si è ulteriormente aggravata con tanto di ronde organizzate dagli olivicoltori per difendere il prezioso prodotto». «E' quindi assolutamente necessario - si conclude - che tutte le istituzioni competenti programmino azioni finalizzate al controllo dei territori e alla cattura dei responsabili di tali episodi. Per queste persone ci devono essere pene più severe poiché vanificano mesi di duro lavoro provocando gravissimi danni economici e deturpano l'ambiente facendo strage persino degli olivi monumentali».