Il Programma Interreg Italia–Croazia 2021-2027 approva il progetto “GREW”
Assegnate al Patto Territoriale Nord Barese Ofantino risorse comunitarie per proteggere il fiume Ofanto dal cambiamento climatico
lunedì 11 dicembre 2023
16.08
Sono stati pubblicati i risultati della prima call per progetti standard del Programma INTERREG VI-A Italy–Croatia 2021-2027, nell'ambito dei quali è risultato approvato e finanziato il progetto "Governance for Resilient Wetlands in Italy-Croatia" (GREW) a valere sull'obiettivo specifico 2.1 "Promuovere l'adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione del rischio di catastrofi, la resilienza, tenendo conto degli approcci basati sull'ecosistema".
Candidato con l'Università Iuav di Venezia in qualità di lead partner, il progetto si propone di affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico alle zone umide costiere della regione transfrontaliera Italia-Croazia e prevede anche l'implementazione di misure dimostrative di adattamento specifiche in alcuni siti individuati dal progetto.
"Un approccio transfrontaliero che mette in relazione realtà omogenee - dichiara soddisfatto Michele Patruno, Presidente del Patto Territoriale - e che avrà ricadute positive, grazie anche alla prestigiosa collaborazione con lo IUAV di Venezia su tutto il territorio in interconnessione con il fiume. Un confronto serio, a cavallo dell'Adriatico, per favorire processi di salvaguardia e protezione del territorio e la costruzione di scenari futuri per le aree oggetto di studio"
Attraverso GREW, inoltre, si intende valorizzare e aggiornare il modello di governance dei Contratti di Zona Umida introdotto dal progetto "Coordinated Wetland management in Italy-Croatia cross border region" (CREW), sempre presentato dalla Iuav e precedentemente finanziato nell'ambito del Programma INTERREG VI-A Italy–Croatia 2014-2020, che ha già interessato alcune tra le zone umide più importanti nell'area adriatica tra l'Italia e la Croazia.
Tra queste, la foce del fiume Ofanto è stata una delle otte aree coinvolte nel percorso promosso da CREW grazie alla presenza dell'Agenzia per l'Occupazione e lo Sviluppo dell'Area Nord Barese Ofantina nel partenariato di progetto. Partecipazione rinnovata anche nell'ambito del progetto GREW appena approvato e che prevede l'assegnazione di €2.619.620,00 per intervenire sulla zona umida pugliese e le altre aree interessate dal progetto.
Nello specifico le azioni che interesseranno il principale corso d'acqua pugliese verteranno sull'implementazione di misure pilota di adattamento al cambiamento climatico sul Fiume Ofanto, l'installazione di sensori ambientali, la raccolta e l'analisi dei dati, lo sviluppo di un modello DSS (Decision Support System - Documento di Decisione e Controllo) per la gestione delle zone umide conforme ai cambiamenti climatici, una campagna di sensibilizzazione sulla biodiversità con i visitatori del Parco Regionale.
"Le zone umide tra Italia e Croazia sono ambienti vulnerabili e interconnessi e contribuiscono enormemente alla biodiversità. - fa sapere Marco Barone, Direttore del Patto Territoriale - Un risultato che affida all'Agenzia un ruolo di rilievo nell'affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico alle zone umide e definire uno strumento di governance capace di ottenere effetti ambientali, culturali ed economici, coinvolgendo attivamente gli stakeholder e le comunità locali."
Gli altri partner del progetto GREW, oltre all'Università Iuav di Venezia ed all'Agenzia, sono la Comunità Riviera Friulana ed il Consorzio di bonifica "Pianura di Ferrara" in Italia, oltre a Natura Histrica, Public Institution for the Management of Protected Natural Areas of Dubrovnik-Neretva County, Zadar County Rural Development Agency e Public Institution Brijuni National Park in Croazia.
Candidato con l'Università Iuav di Venezia in qualità di lead partner, il progetto si propone di affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico alle zone umide costiere della regione transfrontaliera Italia-Croazia e prevede anche l'implementazione di misure dimostrative di adattamento specifiche in alcuni siti individuati dal progetto.
"Un approccio transfrontaliero che mette in relazione realtà omogenee - dichiara soddisfatto Michele Patruno, Presidente del Patto Territoriale - e che avrà ricadute positive, grazie anche alla prestigiosa collaborazione con lo IUAV di Venezia su tutto il territorio in interconnessione con il fiume. Un confronto serio, a cavallo dell'Adriatico, per favorire processi di salvaguardia e protezione del territorio e la costruzione di scenari futuri per le aree oggetto di studio"
Attraverso GREW, inoltre, si intende valorizzare e aggiornare il modello di governance dei Contratti di Zona Umida introdotto dal progetto "Coordinated Wetland management in Italy-Croatia cross border region" (CREW), sempre presentato dalla Iuav e precedentemente finanziato nell'ambito del Programma INTERREG VI-A Italy–Croatia 2014-2020, che ha già interessato alcune tra le zone umide più importanti nell'area adriatica tra l'Italia e la Croazia.
Tra queste, la foce del fiume Ofanto è stata una delle otte aree coinvolte nel percorso promosso da CREW grazie alla presenza dell'Agenzia per l'Occupazione e lo Sviluppo dell'Area Nord Barese Ofantina nel partenariato di progetto. Partecipazione rinnovata anche nell'ambito del progetto GREW appena approvato e che prevede l'assegnazione di €2.619.620,00 per intervenire sulla zona umida pugliese e le altre aree interessate dal progetto.
Nello specifico le azioni che interesseranno il principale corso d'acqua pugliese verteranno sull'implementazione di misure pilota di adattamento al cambiamento climatico sul Fiume Ofanto, l'installazione di sensori ambientali, la raccolta e l'analisi dei dati, lo sviluppo di un modello DSS (Decision Support System - Documento di Decisione e Controllo) per la gestione delle zone umide conforme ai cambiamenti climatici, una campagna di sensibilizzazione sulla biodiversità con i visitatori del Parco Regionale.
"Le zone umide tra Italia e Croazia sono ambienti vulnerabili e interconnessi e contribuiscono enormemente alla biodiversità. - fa sapere Marco Barone, Direttore del Patto Territoriale - Un risultato che affida all'Agenzia un ruolo di rilievo nell'affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico alle zone umide e definire uno strumento di governance capace di ottenere effetti ambientali, culturali ed economici, coinvolgendo attivamente gli stakeholder e le comunità locali."
Gli altri partner del progetto GREW, oltre all'Università Iuav di Venezia ed all'Agenzia, sono la Comunità Riviera Friulana ed il Consorzio di bonifica "Pianura di Ferrara" in Italia, oltre a Natura Histrica, Public Institution for the Management of Protected Natural Areas of Dubrovnik-Neretva County, Zadar County Rural Development Agency e Public Institution Brijuni National Park in Croazia.