Il garante Rossi in visita alla Rems di Spinazzola
«Auspico una integrazione maggiore tra la struttura e l'amministrazione comunale»
venerdì 11 marzo 2016
18.44
Visita alla Rems di Spinazzola ieri 10 marzo per Piero Rossi, garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà. All'incontro hanno partecipato Michele Patruno, vicesindaco di Spinazzola, e per la ASL Bt Luigi Mennuni (direttore del dipartimento di salute mentale) e Antonio Lattanzio (responsabile Rems). "Auspico una integrazione maggiore tra la struttura e l'amministrazione comunale", ha detto il dottor Rossi che ha visitato la struttura, parlato con gli ospiti e con tutti gli operatori impegnati nella attività di assistenza e cura, rendendosi disponibile al confronto in caso di necessità.
La Rems (residenza per l'esecuzione della misura di sicurezza sanitaria) é attiva a Spinazzola da fine novembre e ospita 20 pazienti, tanti quanti sono i posti letto disponibili. Il dottor Rossi ha ascoltato gli esponenti comunali che in diverse occasioni hanno espresso dissenso rispetto alla presenza della Rems all'interno della struttura ambulatoriale (ex-ospedale) e si é reso disponibile al confronto, sostenendo però la necessità di maggiore collaborazione per le attività che possono essere integrate. I referenti ASL hanno rappresentato il lavoro svolto fino ad oggi e le modalità organizzative sviluppate. "L'istituzione della Rems é atto di grande civiltà - dice Ottavio Narracci, Direttpre generale ASL Bt - e noi siamo molto fieri di ospitare nel nostro territorio la prima residenza per l'esecuzione della misura di sicurezza sanitaria della Regione Puglia. Ribadiamo la disponibilità al confronto e alla collaborazione con l'amministrazione comunale. A ciò aggiungo che stiamo organizzando anche un evento scientifico per una corretta e completa informazione sul servizio reso e su cosa significa in termini culturali e sanitari l'attivazione della Rems dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici".
Le REMS nascono con la pubblicazione del DPCM del 01/04/08 con il quale si è avviato in Italia un processo di rinnovamento della assistenza sanitaria dei soggetti/cittadini sottoposti a detenzione, seguendo il principio secondo cui ogni cittadino ha diritto a ricevere lo stesso tipo di assistenza sanitaria a prescindere dalla sua condizione giuridica.
Il progetto di chiudere gli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari) e creare le REMS, si è reso necessario perché il DPCM del 1/4/2008 non ha eliminato la possibilità dell'applicazione di misure di sicurezza detentive, che continuano ad essere presenti nel Codice Penale come possibilità per le persone inferme di mente che hanno commesso reati. Persone che, con l'apertura delle REMS pongono al centro delle rispettive vicende la condizione di pazienti psichiatrici in preminenza rispetto a quella di persone in espiazione di pena.
La Rems (residenza per l'esecuzione della misura di sicurezza sanitaria) é attiva a Spinazzola da fine novembre e ospita 20 pazienti, tanti quanti sono i posti letto disponibili. Il dottor Rossi ha ascoltato gli esponenti comunali che in diverse occasioni hanno espresso dissenso rispetto alla presenza della Rems all'interno della struttura ambulatoriale (ex-ospedale) e si é reso disponibile al confronto, sostenendo però la necessità di maggiore collaborazione per le attività che possono essere integrate. I referenti ASL hanno rappresentato il lavoro svolto fino ad oggi e le modalità organizzative sviluppate. "L'istituzione della Rems é atto di grande civiltà - dice Ottavio Narracci, Direttpre generale ASL Bt - e noi siamo molto fieri di ospitare nel nostro territorio la prima residenza per l'esecuzione della misura di sicurezza sanitaria della Regione Puglia. Ribadiamo la disponibilità al confronto e alla collaborazione con l'amministrazione comunale. A ciò aggiungo che stiamo organizzando anche un evento scientifico per una corretta e completa informazione sul servizio reso e su cosa significa in termini culturali e sanitari l'attivazione della Rems dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici".
Le REMS nascono con la pubblicazione del DPCM del 01/04/08 con il quale si è avviato in Italia un processo di rinnovamento della assistenza sanitaria dei soggetti/cittadini sottoposti a detenzione, seguendo il principio secondo cui ogni cittadino ha diritto a ricevere lo stesso tipo di assistenza sanitaria a prescindere dalla sua condizione giuridica.
Il progetto di chiudere gli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari) e creare le REMS, si è reso necessario perché il DPCM del 1/4/2008 non ha eliminato la possibilità dell'applicazione di misure di sicurezza detentive, che continuano ad essere presenti nel Codice Penale come possibilità per le persone inferme di mente che hanno commesso reati. Persone che, con l'apertura delle REMS pongono al centro delle rispettive vicende la condizione di pazienti psichiatrici in preminenza rispetto a quella di persone in espiazione di pena.