Graffiti, rifiuti e furti: le Cave di Bauxite, un patrimonio vandalizzato

La denuncia dei cittadini e i provvedimenti del Parco dell'Alta Murgia

sabato 29 agosto 2020 12.04
A cura di Tiziana Di Gravina
Rifiuti abbandonati, pietre rosse sottratte come souvenir di una escursione a Spinazzola, graffiti con promesse d'amore incisi sui massi di una delle riserve naturali presenti all'interno del Parco dell'Alta Murgia.

È il quadro del sito archeologico delle Cave di Bauxite, vittima di atti di vandalismo e di mancato controllo, denunciato dalla spinazzolese Federica Conversano con un video sul social network facebook.

Nel suo video, la cittadina descrive la frustrazione per lo stato di abbandono delle cave e per gli atti di vandalismo nei confronti di una riserva naturale e di una attrazione turistica che resta incustodita e non tutelata. Ciò che Federica chiede, a nome di tutta la comunità che ha a cuore il sito conosciuto anche Gran Canyon delle Murge, è invece una valorizzazione, maggiori controlli e sicurezza per preservare l'area, che si rispetti un patrimonio di archeologia industriale, al di là dei progetti posti in essere.

Quello della sottrazione di pietre rosse dalla cava da cui si estraeva bauxite per la lavorazione dell'alluminio, rimasta attiva dal 1950 al 1978, è purtroppo una consuetudine scellerata denunciata dagli abitanti del territorio che si sentono derubati di frammenti di storia e che temono che una deturpazione dell'area possa determinare una interdizione all'accesso non solo ai turisti ma anche agli stessi cittadini che la sentono propria.

La denuncia di Federica ha portato anche le telecamere di Telenorba a documentare gli atti di vandalismo e la necessità di custodia e valorizzazione di uno dei luoghi incantevoli all'interno del Parco dell'Alta Murgia. Immagini che hanno indotto il Parco ad intervenire intensificando i controlli da parte dei Carabinieri Forestali.

«Per il nostro territorio la Cava di Bauxite rappresenta un'importante risorsa naturalistica, geologica e paesaggistica - interviene il presidente del Parco, Francesco Tarantini - che riqualificheremo a breve con un progetto di recupero e conservazione degli habitat e delle specie faunistiche presenti.

Purtroppo ancora una volta è evidente una totale assenza di amore e rispetto per il territorio, che si concretizza in atti vandalici da chi abbandona rifiuti, lascia scritte nella roccia e ne sottrae pezzi come fossero souvenir. Non si può prelevare nessun tipo di materiale se non per ricerche scientifiche autorizzate dal Parco» - conclude Tarantini.