Fontana "San Francesco": il ritorno in vita grazie al volontariato
Pale e buona volontà per ripulire il monumento spinazzolese
sabato 29 agosto 2015
08.58
La più bella, misteriosa e sconosciuta fontana spinazzolese torna a splendere dopo che le forti piogge, nel corso degli anni, hanno accumulato su di essa fango e detriti rendendola inaccessibile e vanificando i lavori di restauro effettuati nel 2007 che riguardarono l'individuazione e "riesumazione" della fontana perché sepolta da metri di terra. Probabilmente è stato il degrado ed anche un po' di tristezza nel vedere le condizioni della fontana a spingere un gruppo di giovani e meno giovani spinazzolesi a rimboccarsi le maniche per riportare allo splendore di un tempo la fontana "San Francesco". Lontani dai soliti luoghi comuni i volontari sono passati dalle parole ai fatti armandosi di pale e tanta buona volontà.
Il progetto, nato quasi per gioco, nel corso dei lavori, ha assunto sempre più forma. L'intera comunità spinazzolese, infatti, sensibilizzata dai volontari, ha risposto assieme a diverse realtà associative del territorio. Tra queste non è mancato l'apporto dell'Associazione Volontari G. Marconi (il Ser Spinazzola) «che - come riferito dai volontari stessi - in totale silenzio e con la notoria attenzione verso il territorio, si è unita al gruppo dei volontari procurando tutto il materiale necessario per il ripristino delle staccionate in legno danneggiate dal tempo e dall'incuria. Molti si sono interessati all'iniziativa apprezzando e condividendo le immagini di quanto realizzato sui social network, tanto da spingere i volontari ad organizzare una passeggiata in quei luoghi ad ultimazione dei primi lavori, lo scorso 16 Agosto».
Lo sforzo e il lavoro di quanti hanno deciso sinora di impegnarsi non necessita di essere ripagato da medaglie o congratulazioni su quanto realizzato. Piuttosto, può essere ripagato dalla promessa di maggior impegno di quanti vorranno dedicarsi per il completamento dei lavori e, al contempo, dalla promessa di tutta la comunità di una attenzione costante nel salvaguardare tutti quei luoghi che fanno parte della nostra storia e che andrebbero valorizzati e resi accessibili ad un pubblico più ampio. «La grande dimostrazione di quanto realizzato in questa occasione - hanno concluso i volontari - ci restituisce l'idea che, talvolta, la carenza di risorse finanziarie è semplicemente una scusa al "non fare"».
Il progetto, nato quasi per gioco, nel corso dei lavori, ha assunto sempre più forma. L'intera comunità spinazzolese, infatti, sensibilizzata dai volontari, ha risposto assieme a diverse realtà associative del territorio. Tra queste non è mancato l'apporto dell'Associazione Volontari G. Marconi (il Ser Spinazzola) «che - come riferito dai volontari stessi - in totale silenzio e con la notoria attenzione verso il territorio, si è unita al gruppo dei volontari procurando tutto il materiale necessario per il ripristino delle staccionate in legno danneggiate dal tempo e dall'incuria. Molti si sono interessati all'iniziativa apprezzando e condividendo le immagini di quanto realizzato sui social network, tanto da spingere i volontari ad organizzare una passeggiata in quei luoghi ad ultimazione dei primi lavori, lo scorso 16 Agosto».
Lo sforzo e il lavoro di quanti hanno deciso sinora di impegnarsi non necessita di essere ripagato da medaglie o congratulazioni su quanto realizzato. Piuttosto, può essere ripagato dalla promessa di maggior impegno di quanti vorranno dedicarsi per il completamento dei lavori e, al contempo, dalla promessa di tutta la comunità di una attenzione costante nel salvaguardare tutti quei luoghi che fanno parte della nostra storia e che andrebbero valorizzati e resi accessibili ad un pubblico più ampio. «La grande dimostrazione di quanto realizzato in questa occasione - hanno concluso i volontari - ci restituisce l'idea che, talvolta, la carenza di risorse finanziarie è semplicemente una scusa al "non fare"».