Filt Cgil Bat, Mario Albanese confermato segretario generale
L’investitura nel congresso di categoria che si è celebrato alla presenza del segretario regionale Giuseppe Guagnano
sabato 17 dicembre 2022
Mario Albanese, 61 anni, è stato rieletto segretario generale della Filt Cgil Bat nel congresso del sindacato che si è svolto il 14 dicembre al Circolo Unione di Barletta. Albanese, che è anche al vertice della categoria di Foggia, ha preso il posto già lo scorso mese di aprile del barlettano Ruggero Dinoia che ha lasciato la guida della Filt dopo due mandati. Erano presenti al voto Giuseppe Guagnano, segretario generale Filt Cgil Puglia e Dora Lacerenza per la segreteria della Cgil Bat.
Albanese è nato a Manfredonia il 24 maggio 1961, a 23 anni è stato assunto nell'azienda autonoma Ferrovie dello Stato con la qualifica di macchinista, mansione che svolge ancora oggi. È iscritto alla Filt dal 1985. Dal 1999 ha iniziato a frequentare più assiduamente la sede della Filt con la segreteria capitanata da Luigi Vinciguerra; nel 2002 si è candidato alle elezioni delle Rsu per la Divisione trasporto regionale di Trenitalia, cominciando il suo ruolo nella rappresentanza sindacale dall'anno successivo subentrando ad un collega andato in pensione. Nel 2005 è entrato a far parte del coordinamento della Camera del Lavoro di Manfredonia come rappresentante della Filt di comprensorio. Nel febbraio del 2012 è stato eletto nella segreteria provinciale con delega al trasporto ferroviario ed al comparto marittimi e portuali, carica mantenuta fino a fine mandato nel 2020. Nel 2019 viene affidata ad Albanese la guida del Dipartimento regionale che si occupa delle aziende del Gruppo FS e cioè di Trenitalia, Mercitalia Rail, MIST e Ferservizi, incarico ancora rivestito. Dall'aprile del 2022 guida la Filt Cgil Bat.
«Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato nuova fiducia rieleggendomi alla guida della Filt della Bat. Il mio lavoro prosegue con sempre maggior impegno nell'ottica del miglioramento delle condizioni dei lavoratori dei settori che la categoria rappresenta» ha sostenuto Albanese. Nella sua relazione congressuale tanti i passaggi riferiti alle vertenze sul territorio, al tema dello sviluppo dei trasporti e degli investimenti nel settore senza dei quali non possono essere migliorate le infrastrutture. E poi il tema della sicurezza dei lavoratori purtroppo spesso vittime di aggressioni mentre svolgono la loro mansione: «Tutto ciò è intollerabile ma soprattutto inaccettabile in un Paese civile».
Albanese è nato a Manfredonia il 24 maggio 1961, a 23 anni è stato assunto nell'azienda autonoma Ferrovie dello Stato con la qualifica di macchinista, mansione che svolge ancora oggi. È iscritto alla Filt dal 1985. Dal 1999 ha iniziato a frequentare più assiduamente la sede della Filt con la segreteria capitanata da Luigi Vinciguerra; nel 2002 si è candidato alle elezioni delle Rsu per la Divisione trasporto regionale di Trenitalia, cominciando il suo ruolo nella rappresentanza sindacale dall'anno successivo subentrando ad un collega andato in pensione. Nel 2005 è entrato a far parte del coordinamento della Camera del Lavoro di Manfredonia come rappresentante della Filt di comprensorio. Nel febbraio del 2012 è stato eletto nella segreteria provinciale con delega al trasporto ferroviario ed al comparto marittimi e portuali, carica mantenuta fino a fine mandato nel 2020. Nel 2019 viene affidata ad Albanese la guida del Dipartimento regionale che si occupa delle aziende del Gruppo FS e cioè di Trenitalia, Mercitalia Rail, MIST e Ferservizi, incarico ancora rivestito. Dall'aprile del 2022 guida la Filt Cgil Bat.
«Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato nuova fiducia rieleggendomi alla guida della Filt della Bat. Il mio lavoro prosegue con sempre maggior impegno nell'ottica del miglioramento delle condizioni dei lavoratori dei settori che la categoria rappresenta» ha sostenuto Albanese. Nella sua relazione congressuale tanti i passaggi riferiti alle vertenze sul territorio, al tema dello sviluppo dei trasporti e degli investimenti nel settore senza dei quali non possono essere migliorate le infrastrutture. E poi il tema della sicurezza dei lavoratori purtroppo spesso vittime di aggressioni mentre svolgono la loro mansione: «Tutto ciò è intollerabile ma soprattutto inaccettabile in un Paese civile».