Ferrovia turistica Gioia-Rocchetta, in V commissione sollecitato lo studio di fattibilità

Laricchia (M5S): «Chiarire quale Assessorato debba occuparsi della riattivazione»

venerdì 28 maggio 2021
L'ipotesi di riattivare a scopo turistico la linea ferroviaria dismessa Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle è "condivisibile, anzi, condivisa" dall'assessore regionale al turismo Bray, ma il piano di fattibilità richiesto come condizione dalla legge statale 128/2017 deve prendere consistenza prima di trasformare in un progetto un'idea senz'altro valida. Lo si è appreso nel corso dell'ulteriore audizione sull'argomento, in commissione ambiente del Consiglio regionale pugliese. L'iniziativa è stata sollecitata dalla consigliera Antonella Laricchia e riportata all'ordine del giorno dell'organismo consiliare presieduto da Paolo Campo.

La legge citata da Bray sollecita uno studio di fattibilità progettuale di Ferrovie - ente che gestiva la linea - da sottoporre al Ministero dei trasporti, in collegamento con il Mise, il dicastero al turismo e la Conferenza Stato-Regioni. Altro requisito per il recupero a scopo turistico: un contratto di programma, sempre del gestore della linea, per il finanziamento complessivo dei lavori.

In un territorio di grande pregio paesaggistico, la linea interessata è lunga 140 chilometri (85 in Puglia, il resto in Basilicata), in disuso e purtroppo oggetto di danneggiamenti e furti. Allo stato attuale, uno studio di fattibilità è giunto fino alla Camera dei Deputati, ma si limita al ripristino del materiale rotabile, per mobilità lenta e non trasporto passeggeri. L'importo è di 33,5 milioni di euro (20,5 in Puglia, 13 in Lucania). Non c'è ancora invece una stima dei costi e degli oneri di gestione per il ripristino di stazioni e caselli, la manutenzione, la sicurezza, il personale.

A chiedere audizione dell'assessore Bray sulla linea Rocchetta-Gioia la consigliera del M5S Antonella Laricchia che, a margine delle audizioni in commissione trasporti sulla valorizzazione della linea ferroviaria dismessa, commenta: «Percorsi ad alto potenziale turistico come come la CircumMarPiccolo, il tronco ferroviario Gallipoli-Gallipoli Porto, la tratta San Severo-San Nicandro Garganico (via San Marco in Lamis) e la linea ferroviaria Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle, devono essere valorizzati dalla Regione Puglia, seguendo anche l'esempio di altre Regioni che sono riuscite a trasformare le proprie linee storiche in attrazioni turistiche. Oggi l'assessore Bray, ha condiviso questo proposito, spiegando però che serve un piano di fattibilità delle Ferrovie dello Stato per la riattivazione delle linee regionali dismesse, da sottoporre poi ai Ministeri competenti.

Resta da chiarire un aspetto: il contratto di programma per con Rete Ferroviaria Italiana per avere materialmente le risorse per il ripristino dei tratti storici è di competenza dell'Assessorato ai trasporti o di quello al turismo? Nella scorsa audizione, l'assessore Maurodinoia ha parlato di competenza dell'Assessorato al turismo, oggi ci è stato detto l'esatto contrario. Ritengo indispensabile a questo punto una nuova audizione con i due assessori e i dirigenti degli assessorati per chiarire la situazione e poter dare concretezza agli interventi previsti».

Poi ha aggiunto: «È tra le linee ferroviarie più antiche d'Italia, lunga 140 chilometri e dal sopralluogo congiunto del servizio infrastrutture e lavori della Fondazione Ferrovie dello Stato, è emerso che la stessa è in buone condizioni, a eccezione di un tratto di 20 chilometri. Se adeguatamente valorizzata, può contribuire a sviluppare il potenziale turistico dei territori che attraversa, coniugando la bellezza dei paesaggi a un itinerario di grande valore storico-culturale. Nel piano strategico del turismo approvato dalla Giunta nel 2017 era presente la valorizzazione della tratta Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle e l'Assessorato ha inviato una nota al Ministero per chiedere la valorizzazione di quella e altre linee. Ora resta da capire a chi spetti la competenza di seguire l'iter per la riattivazione della linea, in modo da poter procedere speditamente alle interlocuzioni con i Ministeri».