Emergenza Covid, stop a feste e cerimonie. Chiuse palestre, cinema e teatri

Firmato il nuovo Dpcm del Presidente del Consiglio Conte

domenica 25 ottobre 2020 12.03
L'emergenza Coronavirus obbliga il Governo ad un "lockdown morbido". Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo un braccio di ferro con le Regioni su alcuni punti ha firmato il nuovo Dpcm, che sarà valido a partire da domani 26 ottobre fino al 24 novembre. Ecco le principali novità.

Palestre e piscine: sono sospese tutte le attività, fatta eccezione per i centri con presidio sanitario obbligatorio; permesse le attività sportive svolte all'aperto nel rispetto delle norme anti Covid. Chiusi gli impianti sciistici.

Bar e ristoranti: le attività dei servizi di ristorazione sono consentite dalle 5 del mattino alle 18. Per il consumo al tavolo è inserito il limite di 4 persone allo stesso salvo se conviventi. Resta possibile dopo le 18 la consegna a domicilio, e fino alle 24 anche l'asporto.

Cerimonie: resta possibile lo svolgimento di cerimonie religiose, ma sono vietate le feste conseguenti (non c'è più quindi la possibilità di festeggiare con 30 invitati). Le feste anche private sono vietate, mentre in casa è fortemente consigliato di non ricevere persone non conviventi.

Cinema e teatri: sono sospesi tutti gli spettacoli aperti al pubblico, compresi anche quelli all'aperto. Restano aperti, in ambito culturale, i musei.

Spostamenti: il nuovo testo non vieta spostamenti tra comuni o tra regioni, ma è fortemente consigliato farlo solo per validi motivi.

Attività: chiuse sale gioco, sale bingo, sale scommesse e casinò. Il commercio al dettaglio può continuare a svolgersi rispettando le norme che prevedono ingressi contingentati. Per le attività di servizi alla persona si rimanda alla decisione delle singole regioni in base alla situazione territoriale.

Scuola: continua a svolgersi in presenza l'attività scolastica per il primo ciclo di istruzione, per il secondo ciclo di istruzione saranno i territori a valutare il da farsi in base all'andamento dell'emergenza epidemiologica.

Trasporti pubblici: i presidenti di Regione devono valutare eventuale rimodulazione del servizio, in modo da evitare il sovraffollamento dei mezzi.

Sport: continuano le manifestazioni degli spot professionistici, ma a porte chiuse sia negli impianti sportivi al chiuso che all'aperto.