"Diversamente prendersi cura", crescita e riflessione condivisa nel corso di alta formazione

Ottimi riscontri e interventi, Ultimo incontro il 21 novembre

martedì 27 ottobre 2020
«Una bolla di serenità e di accoglienza in un'epoca strana che scivola sempre più velocemente verso il caos sociale». È questo uno dei più bei riscontri da parte dei corsisti del VII modulo del corso di alta formazione "Diversamente prendersi cura ", tenutosi sabato 24 ottobre in piattaforma.

La mattinata ha coinvolto i corsisti con le relazioni del dott. Giuseppe Barrasso (Psichiatra e Direttore DSM Asl Bt) e del dott. Saverio Costantino (Psicologo della Riabilitazione e Psicoterapeuta familiare).

«Lo psichiatra non può e non deve rimanere nei confini della psichiatria, deve andare oltre, aprendo la mente, oltre l'arcobaleno fatto di mille sfumature», così il dott. Barrasso ha iniziato la sua relazione. «La Riabilitazione Psichiatrica è un processo attivo, sin dalla presa in carico e coinvolge in un processo di crescita e di valutazione tutta la famiglia; aiuta il paziente a riacquisire le abilità che la malattia "ha provato" a neutralizzare».

Il "pensiero laterale" di De Bono, lo sperimentarsi in nuovi concetti con differenti approcci, allontanandosi da punti di vista e percezioni tradizionali, alcuni dei concetti affrontati ed ampliati dal dott. Costantino. Quale dei 6 cappelli di De Bono indossiamo nella progettualità del nostro quotidiano? La creatività è innata o ci si può esercitate ad essere creativi? Grandi temi in una discussione resa interessante dagli interventi dei corsisti.

La dott.ssa Brigida Figliolia (Dirigente Neuropsichiatria Asl Bat), il dott. Vincenzo Gesualdo (Presidente Ordine degli Psicologi Puglia), il dott. Salvatore Giallongo (Direzione Dsm Asl Bat Servizio Sociale) hanno relazionato, invece, nel pomeriggio.

Con la dott.ssa Figliolia si sono affrontate le nuove prospettive organizzative della neuropsichiatria, funzionali al prendersi cura dei piccoli pazienti. Creare un cambiamento è in realtà l'unico modo per gestire il cambiamento stesso, insieme ai servizi e in un'ottica biopsicosociale. La dott.ssa Figliolia ha avviato poi la discussione sul concetto di empowerment, lo sviluppo di competenze che puntano ad erogare cure efficaci e appropriate.

Quanti ambiti di condivisione ci sono? Numerosi, se siamo disposti a coglierli. Il dott. Gesualdo ha sottolineato il processo di significazione e come sia fondamentale condividere tale processo per comprendersi. «Comunicare è sempre mettere qualcosa in comune», una delle provocazioni che ha stimolato armoniche discussioni tra i partecipanti.

Con il suo modo accogliente e sempre preciso ha concluso il modulo il dott. Giallongo. Il territorio ed i servizi sono una rete possibile? «Sì, senza dubbio» - evidenzia il dott. Giallongo. Interventi di rigenerazione urbana e sociale, attraverso il coinvolgimento attivo della comunità, permettono di riorganizzare e condividere gli interventi attraverso occhi diversi che guardano un orizzonte comune.

Sempre molto partecipe e interattivo il gruppo di lavoro. Ognuno nella sicurezza e tranquillità della propria casa ha contribuito a rendere ricca questa giornata.

Il prossimo e ultimo appuntamento con il corso sarà il 21 novembre, con relatori di grande rilievo, tra cui l'associazione ASFA Puglia, dott. Saverio Costantino (Psicologo della Riabilitazione Psichiatrica e Psicoterapeuta Familiare), dott. Dino Delvecchio (Presidente Ordine dei medici), dott. Leonetti Berardino (Medico di famiglia, Oncologo, Gelotologo), dott.ssa Angela Vitale (Medico di famiglia e Psicoterapeuta familiare), dott.ssa Elena Lorusso (Psicologa, Psicoterapeuta familiare, Psicodiagnosta Clinica).
diversamente prendersi cura
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