"DiversaMente" arriva al traguardo. Plauso per l'iniziativa che ha coinvolto 200 professionisti

Domenica si è concluso l'ultimo modulo sul "prendersi cura di sé e degli altri".

martedì 24 novembre 2020 12.15
«Quando qualcuno ha il coraggio di mettersi in gioco e di accettare la sfida di proseguire un percorso, nonostante le difficoltà di questo periodo, ha già vinto».

C'è soddisfazione nelle parole di Saverio Costantino, Marilù Liso ed Elena Lorusso, gli organizzatori del corso di Alta Formazione "DiversaMente" che si è concluso domenica scorsa con le relazioni di autorevoli professionisti. Un corso al quale hanno aderito circa 200 partecipanti.

«È stato un percorso ricco, emozionante e non solo per i partecipanti, ben 155 all'ultimo modulo, ma anche per gli organizzatori» affermano.

Ad accogliere i presenti il dott. Costantino che ha relazionato sui "Riti e miti familiari" da ripristinare, sull'importanza del mandato familiare, un vero mandato di lealtà che garantisce un senso di appartenenza e di protezione. I rituali hanno un significato simbolico importante, rafforzano i legami e talvolta ne creano altri ancora più stabili.

Come reagisce un sistema familiare di fronte alla messa in discussione di un mandato familiare, come reagisce di fronte ad un cambiamento inaspettato, di fronte alla nascita di un figlio che non ci aspettavamo e che ci porta a cambiare i nostri sogni? Con l' ASFA Puglia (Associazione a Supporto Famiglie con Autismo) nella persona della presidente, Vittoria Morisco, della psicologa dott.ssa Grazia Delezotti, della dott.ssa Marcella Palombo e della dott.ssa Raffaella Giannattasio (Psicologa/Psicoterapeuta Responsabile Centro CABAU) queste tematiche sono state approfondite, sottolineando quanto sia importante il supporto per il sistema famiglia che inevitabilmente viene compromesso con un figlio autistico. La famiglia al centro di un percorso che davvero deve coinvolgere tutti i membri e non solo il bambino autistico.

Nelle relazioni sociali di queste famiglie ci sono regole non scritte, regole che ciascuna mamma, ciascun papà e ciascun fratello imparano a scoprire giorno dopo giorno. Il pomeriggio si è arricchito con la dott.ssa Angela Vitale (Medico di famiglia e psicoterapeuta), il dott. Dino Delvecchio ( Medico di base, psichiatra, Presidente Ordine dei Medici BAT), il dott. Dino Leonetti (Medico di Famiglia, clownterapeuta), la dott.ssa Elena Lorusso (psicologa, psicoterapeuta). In un coro quasi unico ci si è chiesti che cosa fosse in realtà "la cura". Solo una terapia, magari prescritta frettolosamente, perché nella sala d'attesa c'è troppa gente che aspetta? No, a gran voce viene detto "NO"; la "VERA CURA" è preoccupazione, accudimento, è presenza, è la presa in carico totale, come sottolinea il Presidente dell'Ordine, della persona, della sua famiglia e non solo del suo male. A tal proposito fondamentale è la prima lettura di un disagio, un malessere fisico, spesso nasconde un grande malessere psicologico ed individuarlo precocemente e guidare il paziente resta fondamentale.

"Chi mi credo di essere", così esordisce il dott. Dino Leonetti, che prosegue in una relazione che ha calamitato i partecipanti, evidenziando in ogni suo passaggio come un clowndottore cerchi, in punta di piedi, di dare nuove sfumature alle emozioni scure che i pazienti vivono in reparto. "La fiducia è una merce preziosa", quanto preziosa si sta rendendo la presenza del dott. Leonetti e dei suoi clowndottori nell'ambito dell'autismo, con l'unico grande obiettivo di aiutare questi bambini ad "aprire le ali e a volare". E infine, la dott.ssa Lorusso, che ha condotto i partecipanti, aiutandoli a mettersi in gioco, lungo la "Mappa della vita", uno strumento che aiuta il paziente ad evitare il focus sui sintomi e sulle patologie, concentrandosi, invece, sul suo mondo relazionale, alla ricerca di risorse valide da mobilitare. Una giornata ricca, senza mezzi termini, bellissima insomma.