“Cuori e voci… in nome della fratellanza”

In concerto il Coro Innocenzo XII e i ragazzi del CAS di Spinazzola

venerdì 23 dicembre 2016
"Solo la musica è un linguaggio universale che non ha bisogno di essere tradotta, ed è per questo che parla all'anima". Nelle parole di Auerbach Berthold (1812 – 1882) poeta e scrittore tedesco, ebreo la sintesi dei giorni di preparazione e le motivazioni che hanno portato al Concerto di Natale: "Cuori e voci…in nome della fratellanza" in programma venerdì, 23 Dicembre 2016 – ore19,30 presso la chiesa Maria SS. Annunziata, Spinazzola (BT).

Ad esibirsi, insieme, il Coro Polifonico Innocenzo XII e i ragazzi del Centro Accoglienza Straordinario "Borgo Saraceno" di Spinazzola gestito dalla Società Cooperativa Sociale Senis Hospes, direttore: M°Giuseppe Porrelli, pianista: Prof.ssa Mariangela Sorrenti e la Corale Polifonica "Shekinah" di Genzano di Lucania direttore: M°Vito Cilla.

Una esperienza andata ben oltre quello che unisce gli appassionati di musica corale, perché motivo di arricchimento interiore, capace di far vivere emozioni. La proposta di far condividere un percorso musicale ai ragazzi richiedenti protezione internazionale giunti a Spinazzola all'inizio del mese di settembre, provenienti da diverse Nazioni dell'Africa, va ascritta alla sensibilità del M° Porrelli e alla pianista Prof.ssa Sorrenti, un laboratorio d'insieme accolto con entusiasmo da tutti i componenti del Coro Polifonico Innocenzo XII di Spinazzola.

Il programma: Jesus bleibet meine freude (dalla Cantata BWV 147 J.S. Bach), Silent Nicht (F.X. Gruber), La pulce d'acqua (A. Branduardi), Halleluja (L. Cohen), Somewhere over the rainbow (H. Harlen), Lieti pastori (Lauda spirituale del XVI sec.), Hlonofatsa (Soweto Gospel Choir), Amazing Grage (Gospel), Il primo Natale (Tradizionale natalizio), Mary hand a baby (Spiritual), Heal the world (M. Jackson).

Anche quanti sono giunti a Spinazzola, sono migranti forzati, ovvero uomini e donne che fuggono dalla guerra, ma anche dalle diseguaglianze economiche, dalla privazione di beni primari come acqua e cibo. I quali hanno subito inimmaginabili angherie prima di giungere in Italia, dove o da dove contano di realizzazione un sogno: quello di essere persone libere. Ad esibirsi tra gli ospiti del CAS Borgo Saraceno coordinato da Donato Lopez e Raffaele Navarra: Aigbedion Joy, Adewunmi Blessing, Souare Madihawa, Fode Marine, Ifidon Iluobe, Johnson Paul Nkemeshor, John Ibakporo, Michael Chuks, Clifford Ojo Festus, Obi Uzor, Iboi Obaze, Bojang Foday, Emefiele Stanley, Aigbomian Peter, Diomasi Sissoko.

Anche per loro la scelta per un futuro migliore si è subito presentata come via dolorosa. Ma nonostante tutto questi ragazzi conservano la capacità di condividere un sorriso. La determinazione di chi si è spinto oltre i confini della speranza ponendo a rischio la sua stessa vita, non bussa alla nostra porta per incutere paura, piuttosto diventa sprono, opportunità di riflessione. Suscitata da quella richiesta di aiuto che a Spinazzola è diventata ben presto, tanto da desiderare di condividere insieme il Natale, abbraccio attraverso la musica.