Crollo ex ospedale, il sen. Damiani a Spinazzola: «Ora rimuovere le macerie»
Il parlamentare di Forza Italia a colloquio col dg della ASL. «Reperiremo nuove risorse»
lunedì 19 luglio 2021
18.31
La questione legata al crollo di una ala dell'antico ospedale di Spinazzola, oltre che a rappresentare una vera e propria ferita inferta ai cittadini di Spinazzola, è diventata un autentico caso politico.
Questa mattina il senatore di Forza Italia Dario Damiani ha fatto tappa sul luogo del crollo, incontrando alcuni cittadini e riportando loro gli esiti di un incontro avvenuto poco prima con il direttore generale della ASL.
Un incontro dal quale è emerso che l'idea di istituire in quel palazzo, reso pericolante dall'incuria, un centro per la cura delle malattie rare, seppur lodevole era soltanto un progetto rimasto sulla carta. «Non risulta alcuno stanziamento di fondi per il recupero della struttura» ha comunicato il parlamentare di Forza Italia.
Eppure, a poche ore dal crollo dell'ala del palazzo, era spuntata una lettera inviata per ironia della sorte esattamente il 18 luglio del 2016 dall'ex dg della ASL BT Ottavio Narracci alla consigliera regionale Grazia Di Bari nella quale testualmente si scriveva: «....per gli interventi di recupero strutturale e adeguamento impiantistico è stata stanziata, da parte della Regione Puglia, a valere sulle risorse F.E.S.R. asse 2014 – 2020, una somma pari a Euro 3.500.000,00».
A tale stanziamento, tuttavia, non è seguita alcuna azione. Anzi - si apprende dai bene informati - tale somma sarebbe stata stralciata, probabilmente per un vizio di forma. Una somma di cui, però, si è persa traccia nel corso degli anni e con il cambio della guardia alla guida della ASL.
[YOUTUBE]
Damiani ha tuttavia riferito di aver chiesto una messa in sicurezza e rimozione delle macerie nel più breve tempo possibile. Con il senatore anche i coordinatori dei partiti del centrodestra spinazzolese, tra cui Lino Di Noia (FI).
«Perché per tanto tempo è stato dimenticato il problema statico dell'ex nosocomio e le motivazioni per le quali il tanto sbandierato finanziamento (da parte di Regione e Asl BT) di 3,5 milioni di euro non è stato utilizzato per recuperare funzionalmente l'immobile del vecchio ospedale?» si chiede l'esponente del centrodestra.
«Tali beni storici e culturali, come quello del vecchio ospedale, rappresentano un patrimonio importante, al fine anche di far conoscere il territorio, per i quali sono necessari e indifferibili atti di indirizzo ai fini della loro tutela da parte delle istituzioni interessate.Da qui la sollecitazione ad intervenire non solo sul "vecchio ospedale" ma su tutti quei beni immobili di rilevante interesse storico che caratterizzano Spinazzola e che rappresentano, ancora oggi, uno strumento notevole di attrattività storico-culturale-turistico-economica per la nostra comunità. Perché una città e/o una comunità che non ha memoria storica e culturale non ha futuro» conclude Di Noia.
Questa mattina il senatore di Forza Italia Dario Damiani ha fatto tappa sul luogo del crollo, incontrando alcuni cittadini e riportando loro gli esiti di un incontro avvenuto poco prima con il direttore generale della ASL.
Un incontro dal quale è emerso che l'idea di istituire in quel palazzo, reso pericolante dall'incuria, un centro per la cura delle malattie rare, seppur lodevole era soltanto un progetto rimasto sulla carta. «Non risulta alcuno stanziamento di fondi per il recupero della struttura» ha comunicato il parlamentare di Forza Italia.
Eppure, a poche ore dal crollo dell'ala del palazzo, era spuntata una lettera inviata per ironia della sorte esattamente il 18 luglio del 2016 dall'ex dg della ASL BT Ottavio Narracci alla consigliera regionale Grazia Di Bari nella quale testualmente si scriveva: «....per gli interventi di recupero strutturale e adeguamento impiantistico è stata stanziata, da parte della Regione Puglia, a valere sulle risorse F.E.S.R. asse 2014 – 2020, una somma pari a Euro 3.500.000,00».
A tale stanziamento, tuttavia, non è seguita alcuna azione. Anzi - si apprende dai bene informati - tale somma sarebbe stata stralciata, probabilmente per un vizio di forma. Una somma di cui, però, si è persa traccia nel corso degli anni e con il cambio della guardia alla guida della ASL.
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Damiani ha tuttavia riferito di aver chiesto una messa in sicurezza e rimozione delle macerie nel più breve tempo possibile. Con il senatore anche i coordinatori dei partiti del centrodestra spinazzolese, tra cui Lino Di Noia (FI).
«Perché per tanto tempo è stato dimenticato il problema statico dell'ex nosocomio e le motivazioni per le quali il tanto sbandierato finanziamento (da parte di Regione e Asl BT) di 3,5 milioni di euro non è stato utilizzato per recuperare funzionalmente l'immobile del vecchio ospedale?» si chiede l'esponente del centrodestra.
«Tali beni storici e culturali, come quello del vecchio ospedale, rappresentano un patrimonio importante, al fine anche di far conoscere il territorio, per i quali sono necessari e indifferibili atti di indirizzo ai fini della loro tutela da parte delle istituzioni interessate.Da qui la sollecitazione ad intervenire non solo sul "vecchio ospedale" ma su tutti quei beni immobili di rilevante interesse storico che caratterizzano Spinazzola e che rappresentano, ancora oggi, uno strumento notevole di attrattività storico-culturale-turistico-economica per la nostra comunità. Perché una città e/o una comunità che non ha memoria storica e culturale non ha futuro» conclude Di Noia.