Covid-19, l'appello di Delle Donne al rispetto delle disposizioni
Il Direttore Generale Asl Bt «Abbiamo bisogno dell'impegno di tutti»
venerdì 6 marzo 2020
18.25
«Abbiamo bisogno della massima collaborazione, abbiamo tutti il dovere di rispettare quando disposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, le regole indicate nel Decreto del 4 marzo devono incrociare il buon senso civico e diventare un punto di riferimento importante e generalizzato», così Alessandro Delle Donne, Direttore Generale della Asl Bt, richiama le ultime disposizioni governative per invitare la popolazione alla massima collaborazione.
«Abbiamo bisogno dell'impegno di tutti - continua Delle Donne - stiamo organizzando procedure molto restrittive di accesso alle strutture sanitarie che vanno nella direzione della massima tutela e del minimo contagio. Facciamo appello ai giovani e alla loro intelligenza e capacità di fare gruppo per chiedere loro di non frequentare luoghi troppo affollati, ma anzi di preferire situazioni di maggiore tutela per sé stessi e per gli altri. Le stesse indicazioni le rivolgiamo agli anziani, soprattutto a quelli con patologie croniche o multimorbilità: chiediamo loro di uscire meno possibile e di cautelarsi».
Il decreto del 4 marzo, inoltre, prevede espressamente il "divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenza e accettazione di pronto soccorso": «il senso sta nella necessità di limitare quanto più possibile situazioni che possono facilitare il contagio - chiarisce Delle Donne - e per questo sono state da subito adottate procedure di accesso per i parenti dei pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere» - spiega Delle Donne.
È ai giovani però che il Direttore Generale si rivolge in particolare: «La pausa dalla attività scolastiche deve essere occasione per fermarsi e per vivere un momento che non va avvertito come di solitudine, ma di attenzione e di tutela. I giovani possono sostenere processi importanti di cambiamento culturale e questo può essere un momento ideale per dare il buon esempio e fare la differenza».
Restano invariate le 10 raccomandazioni ministeriali sulle misure igienico-sanitarie:
1) lavarsi spesso le mani
2) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie
3) evitare abbracci e strette di mano
4) mantenere nei contatti sociali una distanza di almeno un metro
5) avere una corretta igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto)
6) evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri
7) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
8) non prendere farmaci antivirali e antibiotici se non prescritti dal medico
9) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro e alcol
10) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati e se si presta assistenza a persone malate.
«Abbiamo bisogno dell'impegno di tutti - continua Delle Donne - stiamo organizzando procedure molto restrittive di accesso alle strutture sanitarie che vanno nella direzione della massima tutela e del minimo contagio. Facciamo appello ai giovani e alla loro intelligenza e capacità di fare gruppo per chiedere loro di non frequentare luoghi troppo affollati, ma anzi di preferire situazioni di maggiore tutela per sé stessi e per gli altri. Le stesse indicazioni le rivolgiamo agli anziani, soprattutto a quelli con patologie croniche o multimorbilità: chiediamo loro di uscire meno possibile e di cautelarsi».
Il decreto del 4 marzo, inoltre, prevede espressamente il "divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenza e accettazione di pronto soccorso": «il senso sta nella necessità di limitare quanto più possibile situazioni che possono facilitare il contagio - chiarisce Delle Donne - e per questo sono state da subito adottate procedure di accesso per i parenti dei pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere» - spiega Delle Donne.
È ai giovani però che il Direttore Generale si rivolge in particolare: «La pausa dalla attività scolastiche deve essere occasione per fermarsi e per vivere un momento che non va avvertito come di solitudine, ma di attenzione e di tutela. I giovani possono sostenere processi importanti di cambiamento culturale e questo può essere un momento ideale per dare il buon esempio e fare la differenza».
Restano invariate le 10 raccomandazioni ministeriali sulle misure igienico-sanitarie:
1) lavarsi spesso le mani
2) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie
3) evitare abbracci e strette di mano
4) mantenere nei contatti sociali una distanza di almeno un metro
5) avere una corretta igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto)
6) evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri
7) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
8) non prendere farmaci antivirali e antibiotici se non prescritti dal medico
9) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro e alcol
10) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati e se si presta assistenza a persone malate.