Covid-19 e didattica, i risultati dell'indagine dell'AGE di Spinazzola
Uso delle tecnologie e percezione dei genitori sulla Didattica a distanza
lunedì 15 giugno 2020
Si è concluso il 3 maggio il sondaggio "La scuola si fa a casa" promosso da AGE (Associazione Italiana Genitori) di Spinazzola in collaborazione con l'Università degli Studi di Bari, sull'alleanza educativa ai tempi del coronavirus.
L'indagine ha voluto esplorare le percezioni dei genitori sulla Didattica a Distanza (DAD) e sull'uso delle tecnologie in didattica.
L'AGe, in collaborazione con la cattedra di Didattica Generale della prof.ssa Loredana Perla, Professore Ordinario, e della dott.ssa Ilenia Amati, Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, in seguito all'emergenza Corona Virus (Covid-19), ha somministrato un questionario virtuale, coinvolgendo l'Università nell'analisi quantitativa e qualitativa.
L'obiettivo del questionario è stato quello di indagare come le famiglie italiane abbiano percepito, in seguito al D.P.C.M. 4 marzo 2020, contenente disposizioni disciplinanti da applicare in modo uniforme sull'intero territorio nazionale al fine di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, l'irruzione in casa della scuola attraverso la Didattica a Distanza (DAD).
Il questionario è stato ideato da A.Ge. Regione Puglia e Age Spinazzola ed è stato divulgato ai genitori delle Associazioni A.Ge. locali della Puglia e delle altre regioni di Italia. Il metodo di campionamento è stato quello di campione probabilistico, effettuato con scelta casuale in cui le unità della popolazione avranno tutti la stessa probabilità di essere inclusi nel campione.
La scelta del campione casuale ha assicurato l'imparzialità dell'inclusione di ogni unità del collettivo nel campione. Il questionario è stato diffuso attraverso associazioni locali, rappresentanti di classe e in maniera informale (attraverso gruppi Whatsapp, sui social network, attraverso Facebook).
Il questionario è composto da 15 domande, di cui 14 a risposta chiusa e 1 a risposta aperta. Sono pervenute 1371 risposte.
Dall'analisi dei dati risulta evidente come, nel periodo di emergenza pandemica, la maggior parte delle famiglie pugliesi ha potuto affrontare le difficoltà grazie ai device di proprietà pur riscontrando delle limitazioni in ordine alla disponibilità di una connessione non sufficientemente idonea all'uso contemporaneo di più utenti nella stessa famiglia (Dad e Smart Working).
Positivo invece risulta la disponibilità, seppure con le limitazioni di ordine tecnico, degli istituti scolastici che hanno fatto il possibile per raggiungere tutti gli studenti. Resta però da risolvere il problema della uniformità nell'uso di piattaforme dedicate e certificate da parte del Miur. Ciò permetterebbe anche una più veloce e facile campagna di formazione per docenti e famiglie sull'uso della stessa.
Pur non ritenendo, nella maggior parte degli intervistati, la DaD intesa una valida alternativa alla didattica tradizionale, rincuorante il dato della Regione Puglia dal quale emerge che i genitori, nonostante siano stati mediatori fra scuola e figli, abbiano riscontrato autonomia nei propri figli.
Il report completo.
L'indagine ha voluto esplorare le percezioni dei genitori sulla Didattica a Distanza (DAD) e sull'uso delle tecnologie in didattica.
L'AGe, in collaborazione con la cattedra di Didattica Generale della prof.ssa Loredana Perla, Professore Ordinario, e della dott.ssa Ilenia Amati, Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, in seguito all'emergenza Corona Virus (Covid-19), ha somministrato un questionario virtuale, coinvolgendo l'Università nell'analisi quantitativa e qualitativa.
L'obiettivo del questionario è stato quello di indagare come le famiglie italiane abbiano percepito, in seguito al D.P.C.M. 4 marzo 2020, contenente disposizioni disciplinanti da applicare in modo uniforme sull'intero territorio nazionale al fine di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, l'irruzione in casa della scuola attraverso la Didattica a Distanza (DAD).
Il questionario è stato ideato da A.Ge. Regione Puglia e Age Spinazzola ed è stato divulgato ai genitori delle Associazioni A.Ge. locali della Puglia e delle altre regioni di Italia. Il metodo di campionamento è stato quello di campione probabilistico, effettuato con scelta casuale in cui le unità della popolazione avranno tutti la stessa probabilità di essere inclusi nel campione.
La scelta del campione casuale ha assicurato l'imparzialità dell'inclusione di ogni unità del collettivo nel campione. Il questionario è stato diffuso attraverso associazioni locali, rappresentanti di classe e in maniera informale (attraverso gruppi Whatsapp, sui social network, attraverso Facebook).
Il questionario è composto da 15 domande, di cui 14 a risposta chiusa e 1 a risposta aperta. Sono pervenute 1371 risposte.
Dall'analisi dei dati risulta evidente come, nel periodo di emergenza pandemica, la maggior parte delle famiglie pugliesi ha potuto affrontare le difficoltà grazie ai device di proprietà pur riscontrando delle limitazioni in ordine alla disponibilità di una connessione non sufficientemente idonea all'uso contemporaneo di più utenti nella stessa famiglia (Dad e Smart Working).
Positivo invece risulta la disponibilità, seppure con le limitazioni di ordine tecnico, degli istituti scolastici che hanno fatto il possibile per raggiungere tutti gli studenti. Resta però da risolvere il problema della uniformità nell'uso di piattaforme dedicate e certificate da parte del Miur. Ciò permetterebbe anche una più veloce e facile campagna di formazione per docenti e famiglie sull'uso della stessa.
Pur non ritenendo, nella maggior parte degli intervistati, la DaD intesa una valida alternativa alla didattica tradizionale, rincuorante il dato della Regione Puglia dal quale emerge che i genitori, nonostante siano stati mediatori fra scuola e figli, abbiano riscontrato autonomia nei propri figli.
Il report completo.