Binari tagliati sulla Rocchetta-Gioia in territorio di Spinazzola, pronti per il furto
La denuncia: l'area dei "Ventuno ponti" ormai terra di nessuno
lunedì 30 agosto 2021
Depredata e abbandonata a se stessa, la linea ferroviaria Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle continua ad essere mira di furti di binari. Ancora una volta nel territorio di Spinazzola, nell'area denominata "Ventuno ponti" in località Macchia, i binari non sono stati rubati ma "preparati" per il furto: tagliati con fiamma ossidrica per essere smontati e portati via.
La denuncia arriva dal collega giornalista Cosimo Forina, su segnalazione di un cittadino che ha subito allertato il circolo locale di Legambiente, carabinieri e forestali.
L'ultimo saccheggio risale allo scorso gennaio quando, proprio nei pressi dei "Ventuno ponti", furono asportate diverse rotaie sui binari della tratta ferroviaria che attraversa il nostro territorio.
"Ormai tra Spinazzola e Poggiorsini i binari non esistono più e nessun malvivente è stato assicurato alla giustizia. Siamo nella "terra di nessuno" dove tutto è possibile e dove solo in pochi hanno il coraggio di non girare la testa dall'altra parte per non macchiarsi di complice omertà." - denuncia Forina.
Dismessa nel 2011 da Rete Ferroviaria Italiana per favorire il trasporto su gomma, la Gioia del Colle-Rocchetta Sant'Antonio fu dichiarata sospesa nel 2016 da Trenitalia, in seguito al mancato rinnovo del contratto di servizio da parte della Regione Puglia.
Inaugurata il 1° agosto 1891 dallo storico e politico Giustino Fortunato, per consentire all'entroterra murgiano e lucano di uscire dall'isolamento, si tratta di una ferrovia tra le più antiche d'Italia, lunga 140 chilometri. Una importante opera di ingegneria ferroviaria dell'ottocento, oggi oggetto di attenzione nel tentativo di una riqualificazione in chiave turistica date le peculiarità del territorio sotto il profilo paesaggistico, storico, ambientale.
Lo scorso febbraio 2020, infatti, concluso uno studio di fattibilità presentato al Governo, il parlamentare Nunzio Angiola ne annunciava la rinascita, a giugno si stimava il costo degli interventi in 33,5 milioni di euro per il ripristino dell'infrastruttura e la riattivazione della circolazione ferroviaria sulla tratta Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle via Spinazzola.
"Lo scorso 10 maggio, - ricorda Forina - l'on. Angiola, unico parlamentare impegnato nella valorizzazione della tratta Gioia del Colle-Rocchetta e del tracciato dell'Appia da Roma a Brindisi, annunciava che il Servizio Infrastrutture e Lavori della Fondazione FS ed RFI aveva congiuntamente eseguito un sopralluogo sulla linea ferroviaria Rocchetta Sant'Antonio - Gioia del Colle per valutare lo stato della sede ferroviaria e dei fabbricati di stazione lungo tutta la tratta. Il tutto al fine di accertare i costi del ripristino a fini turisti. Conteggi forse da rifare a causa di quest'altro atto criminale".
Al momento la tratta ferroviaria resta ancora in attesa ed evidentemente facile preda di atti predatori.
La denuncia arriva dal collega giornalista Cosimo Forina, su segnalazione di un cittadino che ha subito allertato il circolo locale di Legambiente, carabinieri e forestali.
L'ultimo saccheggio risale allo scorso gennaio quando, proprio nei pressi dei "Ventuno ponti", furono asportate diverse rotaie sui binari della tratta ferroviaria che attraversa il nostro territorio.
"Ormai tra Spinazzola e Poggiorsini i binari non esistono più e nessun malvivente è stato assicurato alla giustizia. Siamo nella "terra di nessuno" dove tutto è possibile e dove solo in pochi hanno il coraggio di non girare la testa dall'altra parte per non macchiarsi di complice omertà." - denuncia Forina.
Dismessa nel 2011 da Rete Ferroviaria Italiana per favorire il trasporto su gomma, la Gioia del Colle-Rocchetta Sant'Antonio fu dichiarata sospesa nel 2016 da Trenitalia, in seguito al mancato rinnovo del contratto di servizio da parte della Regione Puglia.
Inaugurata il 1° agosto 1891 dallo storico e politico Giustino Fortunato, per consentire all'entroterra murgiano e lucano di uscire dall'isolamento, si tratta di una ferrovia tra le più antiche d'Italia, lunga 140 chilometri. Una importante opera di ingegneria ferroviaria dell'ottocento, oggi oggetto di attenzione nel tentativo di una riqualificazione in chiave turistica date le peculiarità del territorio sotto il profilo paesaggistico, storico, ambientale.
Lo scorso febbraio 2020, infatti, concluso uno studio di fattibilità presentato al Governo, il parlamentare Nunzio Angiola ne annunciava la rinascita, a giugno si stimava il costo degli interventi in 33,5 milioni di euro per il ripristino dell'infrastruttura e la riattivazione della circolazione ferroviaria sulla tratta Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle via Spinazzola.
"Lo scorso 10 maggio, - ricorda Forina - l'on. Angiola, unico parlamentare impegnato nella valorizzazione della tratta Gioia del Colle-Rocchetta e del tracciato dell'Appia da Roma a Brindisi, annunciava che il Servizio Infrastrutture e Lavori della Fondazione FS ed RFI aveva congiuntamente eseguito un sopralluogo sulla linea ferroviaria Rocchetta Sant'Antonio - Gioia del Colle per valutare lo stato della sede ferroviaria e dei fabbricati di stazione lungo tutta la tratta. Il tutto al fine di accertare i costi del ripristino a fini turisti. Conteggi forse da rifare a causa di quest'altro atto criminale".
Al momento la tratta ferroviaria resta ancora in attesa ed evidentemente facile preda di atti predatori.