Asl Bt proroga contratti degli OSS. Intanto oggi operatori e volontari 118 protestano a Bari
Accelerare internalizzazione e riconoscimento economico fra le richieste
giovedì 25 giugno 2020
«Sono stati prorogati al 30 settembre i contratti degli operatori socio-sanitari della Asl Bt in scadenza a giugno, con delibera n.1091 dell'8.06.2020, notificata all'Usppi in data 17.06.2020 con nota protocollata 37016». Lo annuncia Alessandro Delle Donne, Direttore Generale della Asl Bt che aggiunge «Davvero non capisco le ragioni di questa manifestazione pubblica indetta per il giorno 30 giugno che ci è stata annunciata all'inizio del mese e alla quale abbiamo prontamente risposto con l'invio dell'atto di proroga».
I contratti in scadenza al 30 giugno, dunque, sono stati prorogati al 30 settembre (in conformità con quanto fatto con procedure precedenti al fine di dare a tutti le stesse possibilità) in considerazione della delibera n.648 del 3 aprile 2020 di approvazione della graduatoria di mobilità regionale e interregionale per 21 operatori al momento non immediatamente utilizzabile poichè c'è un tempo da rispettare per il rilascio del nulla osta da parte della azienda di provenienza e in considerazione del concorso unico regionale organizzato dal Policlinico Riuniti di Foggia che alla data della deliberazione della Asl Bt non risultava concluso.
«Da parte nostra c'è sempre stata collaborazione - continua Delle Donne - siamo molto consapevoli dell'importante lavoro che svolgono gli operatori socio-sanitari e che in questo periodo di emergenza è stato ancora più evidente e non solo a noi. Dobbiamo però rispettare il Piano dei Fabbisogni, il limite di spesa del personale a tempo determinato e le procedure a tempo indeterminato, concorsuali e di mobilità, per dare a tutti gli aventi diritto le garanzie che meritano».
Intanto, è stata proclamata proprio per questa mattina, a partire dalle 9:30, sotto la sede della presidenza della Regione Puglia, sul lungomare Nazario Sauro di Bari, la manifestazione della Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità) regionale della Puglia che vedrà gli operatori sanitari chiedere internalizzazione e riconoscimento economico.
Diversi i punti all'ordine del giorno per il sindacato degli operatori sanitari, a cominciare dal riconoscimento delle indennità di malattie infettive e di terapia sub intensiva a tutti gli operatori coinvolti nell'emergenza Covid-19, e il riconoscimento al personale della sanità privata, comunque esposto a rischi da contagio, di un compenso per il disagio durante il picco del Coronavirus.
Fra gli altri punti: l'assunzione degli infermieri e degli assistenti sociali con i soldi ricevuti dal Governo nazionale per l'emergenza Covid-19 fino a dicembre 2020 e per i servizi territoriali per il 2021 e seguenti; immediata conclusione del concorso regionale per l'assunzione di 2445 Oss; ottenere l'avvio delle procedure del concorso regionale per infermieri a cui partecipano 18mila persone; ottenere l'assunzione attraverso mobilità interregionale degli infermieri pugliesi che attendono ancora di rientrare in Puglia; l'urgente stabilizzazione del personale precario in maniera omogenea in tutte gli enti e aziende sanitarie della Regione Puglia.
Ultimo, e più scottante punto, riguarda l'immediata internalizzazione degli autisti del 118, dipendenti delle associazioni di volontariato, nelle Sanitaservice, sulla scorta di quanto già avvenuto nella Asl di Foggia.
«Il sistema 118 è gestito dalle Asl, che stipulano convenzioni con le associazioni di volontariato - spiegano dalla segreteria Fials. Le organizzazioni di volontariato sono obbligate ad avere quattro autisti soccorritori dipendenti, un soccorritore volontario (che comunque prende dei "rimborsi") e un'ambulanza attrezzata con presidi sanitari. Negli anni alcuni presidenti delle associazioni hanno tenuto sotto scacco i dipendenti, in un sistema uguale da Lesina a Leuca. Da Vendola fu avviato un processo di internalizzazione nelle Sanitaservice, che si fermò solo ad alcune postazioni del foggiano. Grazie alla caparbietà di Fials si è arrivati alla redazione (29 novembre 2019) di linee guida da parte della giunta regionale, con cui si dava mandato ai dg delle Asl e agli amministratori unici delle Sanitaservice di procedere all'internalizzazione. le Sanitaservice, con la clausola sociale, acquisiranno la postazione 118 e assorbiranno il quattro dipendenti ora in servizio con le associazioni. Non è una mancia, è semplicemente quanto previsto dalla legge per gli appalti pubblici».
Una revisione del modello 118, secondo Fials, innanzitutto «Darebbe stabilità a centinaia di lavoratori. I volontari, che ora servono a coprire il monte ore, farebbero un concorso (come già bandito a Foggia) per l'assunzione a tempo indeterminato nella Sanitaservice». In sintesi: i dipendenti assunti entro l'anno faranno il concorso, chi ha più anni di servizio passerà direttamente in Sanitaservice.
La Asl Foggia, infatti, ha deliberato lunedì l'internalizzazione delle ultime postazioni 118 rimaste in gestione al volontariato. «Fra i benefici - continuano da Fials - ci sarebbe anche la possibilità di reinserimento lavorativo del dipendente infortunato sul lavoro. Il sistema ne beneficia perché gestito indirettamente dalla Asl, migliorando la qualità dei soccorsi e degli equipaggiamenti. Non da ultimo, il beneficio psicologico di un dipendente che va a lavorare certo di avere delle tutele lavorative, a differenza di quello che accade ora».
I contratti in scadenza al 30 giugno, dunque, sono stati prorogati al 30 settembre (in conformità con quanto fatto con procedure precedenti al fine di dare a tutti le stesse possibilità) in considerazione della delibera n.648 del 3 aprile 2020 di approvazione della graduatoria di mobilità regionale e interregionale per 21 operatori al momento non immediatamente utilizzabile poichè c'è un tempo da rispettare per il rilascio del nulla osta da parte della azienda di provenienza e in considerazione del concorso unico regionale organizzato dal Policlinico Riuniti di Foggia che alla data della deliberazione della Asl Bt non risultava concluso.
«Da parte nostra c'è sempre stata collaborazione - continua Delle Donne - siamo molto consapevoli dell'importante lavoro che svolgono gli operatori socio-sanitari e che in questo periodo di emergenza è stato ancora più evidente e non solo a noi. Dobbiamo però rispettare il Piano dei Fabbisogni, il limite di spesa del personale a tempo determinato e le procedure a tempo indeterminato, concorsuali e di mobilità, per dare a tutti gli aventi diritto le garanzie che meritano».
Intanto, è stata proclamata proprio per questa mattina, a partire dalle 9:30, sotto la sede della presidenza della Regione Puglia, sul lungomare Nazario Sauro di Bari, la manifestazione della Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità) regionale della Puglia che vedrà gli operatori sanitari chiedere internalizzazione e riconoscimento economico.
Diversi i punti all'ordine del giorno per il sindacato degli operatori sanitari, a cominciare dal riconoscimento delle indennità di malattie infettive e di terapia sub intensiva a tutti gli operatori coinvolti nell'emergenza Covid-19, e il riconoscimento al personale della sanità privata, comunque esposto a rischi da contagio, di un compenso per il disagio durante il picco del Coronavirus.
Fra gli altri punti: l'assunzione degli infermieri e degli assistenti sociali con i soldi ricevuti dal Governo nazionale per l'emergenza Covid-19 fino a dicembre 2020 e per i servizi territoriali per il 2021 e seguenti; immediata conclusione del concorso regionale per l'assunzione di 2445 Oss; ottenere l'avvio delle procedure del concorso regionale per infermieri a cui partecipano 18mila persone; ottenere l'assunzione attraverso mobilità interregionale degli infermieri pugliesi che attendono ancora di rientrare in Puglia; l'urgente stabilizzazione del personale precario in maniera omogenea in tutte gli enti e aziende sanitarie della Regione Puglia.
Ultimo, e più scottante punto, riguarda l'immediata internalizzazione degli autisti del 118, dipendenti delle associazioni di volontariato, nelle Sanitaservice, sulla scorta di quanto già avvenuto nella Asl di Foggia.
«Il sistema 118 è gestito dalle Asl, che stipulano convenzioni con le associazioni di volontariato - spiegano dalla segreteria Fials. Le organizzazioni di volontariato sono obbligate ad avere quattro autisti soccorritori dipendenti, un soccorritore volontario (che comunque prende dei "rimborsi") e un'ambulanza attrezzata con presidi sanitari. Negli anni alcuni presidenti delle associazioni hanno tenuto sotto scacco i dipendenti, in un sistema uguale da Lesina a Leuca. Da Vendola fu avviato un processo di internalizzazione nelle Sanitaservice, che si fermò solo ad alcune postazioni del foggiano. Grazie alla caparbietà di Fials si è arrivati alla redazione (29 novembre 2019) di linee guida da parte della giunta regionale, con cui si dava mandato ai dg delle Asl e agli amministratori unici delle Sanitaservice di procedere all'internalizzazione. le Sanitaservice, con la clausola sociale, acquisiranno la postazione 118 e assorbiranno il quattro dipendenti ora in servizio con le associazioni. Non è una mancia, è semplicemente quanto previsto dalla legge per gli appalti pubblici».
Una revisione del modello 118, secondo Fials, innanzitutto «Darebbe stabilità a centinaia di lavoratori. I volontari, che ora servono a coprire il monte ore, farebbero un concorso (come già bandito a Foggia) per l'assunzione a tempo indeterminato nella Sanitaservice». In sintesi: i dipendenti assunti entro l'anno faranno il concorso, chi ha più anni di servizio passerà direttamente in Sanitaservice.
La Asl Foggia, infatti, ha deliberato lunedì l'internalizzazione delle ultime postazioni 118 rimaste in gestione al volontariato. «Fra i benefici - continuano da Fials - ci sarebbe anche la possibilità di reinserimento lavorativo del dipendente infortunato sul lavoro. Il sistema ne beneficia perché gestito indirettamente dalla Asl, migliorando la qualità dei soccorsi e degli equipaggiamenti. Non da ultimo, il beneficio psicologico di un dipendente che va a lavorare certo di avere delle tutele lavorative, a differenza di quello che accade ora».