Amministrazione Patruno al capolinea? Il sindaco: «Sarebbe una brusca frenata»
Il bilancio consuntivo potrebbe non essere approvato
domenica 6 giugno 2021
10.30
Il rendiconto di gestione 2020 potrebbe non essere approvato dalla maggioranza del sindaco Patruno, portando dunque alla caduta anticipata dell'amministrazione comunale a pochi mesi dal ritorno alle urne.
È quanto teme il primo cittadino che ha pubblicamente comunicato la possibilità che durante la prossima seduta di consiglio comunale non ci siano i numeri per l'approvazione del documento. Un dato politico gravissimo che lo porterebbe alle dimissioni, seppur a pochi mesi dalle nuove consultazioni. Patruno, in questo modo, completerebbe naturalmente il suo mandato amministrativo, ma conferma: «Mi ricandido a sindaco».
«È un atto che nulla ha a vedere con la programmazione politica, ma il rendiconto di quanto fatto da tutti gli amministratori nell'ultimo anno in maniera consapevole e condivisa» fa notare il primo cittadino. Ed è lo stesso Patruno a rivelare che ci sarebbero un paio di battitori liberi, pronti a votare contro il provvedimento. Il sindaco non fa nomi ma le sue dichiarazioni hanno le sembianze, seppur camuffate, di un appello: «Un'intenzione di voto che a 100 giorni dalla scadenza naturale di questa amministrazione non porterebbe alcun vantaggio alla collettività e portata avanti probabilmente solo per il tentativo di ridurre il consenso dei cittadini nei miei confronti in vista di una mia ricandidatura a Sindaco della città». Ma garantisce: «In tutto ciò, vi è un'unica certezza. Con la caduta dell'amministrazione e con un probabile commissariamento l'azione amministrativa subirà una brusca frenata a discapito solo dei cittadini».
Inevitabile il passaggio su alcune attività svolte nel quinquennio: «In questi anni abbiamo attivato una rete di collaborazioni con enti ed istituzioni che vedono la Città di Spinazzola assumere un ruolo di assoluto rispetto, come mai si è visto prima. Inoltre la caduta dell'amministrazione in corso porterebbe inevitabilmente allo stop dell'iter di avvio di una serie di cantieri già pronti ed in attesa solo della consegna dei lavori di cui vi avrei informato di volta in volta. Durante tutto il mio mandato ho impostato tutta l'azione amministrativa sulla trasparenza e sulla ferma volontà di mai cedere ad alcun ricatto politico , memoria di un ormai vecchio modo di fare politica che non mi appartiene».
Il sindaco si presenta irremovibile, assecondando un cliché che lo ha accompagnato per tutta la consiliatura: «Se non ci sarà più una maggioranza politica che mi sostiene, sarò pronto a rassegnare le mie dimissioni dalla carica di Sindaco perché non sono disponibile a barattare la mia dignità per mantenere una poltrona. In ogni caso, a prescindere da come si chiuderà l'esperienza di questa amministrazione, confermo la mia volontà a candidarmi nuovamente a Sindaco della città di Spinazzola nel corso delle prossime amministrative».
La parola dunque alle urne, qualora i consiglieri decidessero di mandare a casa prematuramente il primo cittadino che però non perde occasione per tracciare un bilancio della sua attività amministrativa: «Come ampiamente dimostrato con i fatti in questi anni, continuerò a mettere a disposizione della collettività la mia esperienza rimettendomi al giudizio di voi elettori. Sarete voi e solo voi a dire se il mio lavoro è stato apprezzato o meno. Accetterò il verdetto delle elezioni ma non accetterò mai di sottostare a chi pretende di gestire la nostra città con questa arroganza e con la falsità».
Alla domanda "Cade o non cade?" il sindaco risponde con un: "Non lo so".
La risposta arriverà durante la riunione del consiglio comunale di giovedì prossimo alle 16.30, online sulla piattaforma zoom.
È quanto teme il primo cittadino che ha pubblicamente comunicato la possibilità che durante la prossima seduta di consiglio comunale non ci siano i numeri per l'approvazione del documento. Un dato politico gravissimo che lo porterebbe alle dimissioni, seppur a pochi mesi dalle nuove consultazioni. Patruno, in questo modo, completerebbe naturalmente il suo mandato amministrativo, ma conferma: «Mi ricandido a sindaco».
«È un atto che nulla ha a vedere con la programmazione politica, ma il rendiconto di quanto fatto da tutti gli amministratori nell'ultimo anno in maniera consapevole e condivisa» fa notare il primo cittadino. Ed è lo stesso Patruno a rivelare che ci sarebbero un paio di battitori liberi, pronti a votare contro il provvedimento. Il sindaco non fa nomi ma le sue dichiarazioni hanno le sembianze, seppur camuffate, di un appello: «Un'intenzione di voto che a 100 giorni dalla scadenza naturale di questa amministrazione non porterebbe alcun vantaggio alla collettività e portata avanti probabilmente solo per il tentativo di ridurre il consenso dei cittadini nei miei confronti in vista di una mia ricandidatura a Sindaco della città». Ma garantisce: «In tutto ciò, vi è un'unica certezza. Con la caduta dell'amministrazione e con un probabile commissariamento l'azione amministrativa subirà una brusca frenata a discapito solo dei cittadini».
Inevitabile il passaggio su alcune attività svolte nel quinquennio: «In questi anni abbiamo attivato una rete di collaborazioni con enti ed istituzioni che vedono la Città di Spinazzola assumere un ruolo di assoluto rispetto, come mai si è visto prima. Inoltre la caduta dell'amministrazione in corso porterebbe inevitabilmente allo stop dell'iter di avvio di una serie di cantieri già pronti ed in attesa solo della consegna dei lavori di cui vi avrei informato di volta in volta. Durante tutto il mio mandato ho impostato tutta l'azione amministrativa sulla trasparenza e sulla ferma volontà di mai cedere ad alcun ricatto politico , memoria di un ormai vecchio modo di fare politica che non mi appartiene».
Il sindaco si presenta irremovibile, assecondando un cliché che lo ha accompagnato per tutta la consiliatura: «Se non ci sarà più una maggioranza politica che mi sostiene, sarò pronto a rassegnare le mie dimissioni dalla carica di Sindaco perché non sono disponibile a barattare la mia dignità per mantenere una poltrona. In ogni caso, a prescindere da come si chiuderà l'esperienza di questa amministrazione, confermo la mia volontà a candidarmi nuovamente a Sindaco della città di Spinazzola nel corso delle prossime amministrative».
La parola dunque alle urne, qualora i consiglieri decidessero di mandare a casa prematuramente il primo cittadino che però non perde occasione per tracciare un bilancio della sua attività amministrativa: «Come ampiamente dimostrato con i fatti in questi anni, continuerò a mettere a disposizione della collettività la mia esperienza rimettendomi al giudizio di voi elettori. Sarete voi e solo voi a dire se il mio lavoro è stato apprezzato o meno. Accetterò il verdetto delle elezioni ma non accetterò mai di sottostare a chi pretende di gestire la nostra città con questa arroganza e con la falsità».
Alla domanda "Cade o non cade?" il sindaco risponde con un: "Non lo so".
La risposta arriverà durante la riunione del consiglio comunale di giovedì prossimo alle 16.30, online sulla piattaforma zoom.